Nello specifico, appena 7 giorni fa, una 16enne bolzanina aveva richiesto l’intervento di una pattuglia della Squadra Volante della Questura in quanto determinata a denunciare di essere stata impossibilitata a tornare a casa, per oltre 24 ore, dopo che l’indagato l’aveva adescata ad una fermata dell’autobus e plagiata, inducendola a seguirlo per partecipare ad una festa rock/techno che si sarebbe dovuta tenere in Trentino. La ragazza dichiarava che, durante il tragitto, aveva bevuto più volte dell’acqua che le era stata offerta e che era stata verosimilmente adulterata con sostanza tranquillanti. Infatti, era stata resa inoffensiva ed incapace di sottrarsi a tutte le violenze sessuali che ha poi dovuto subire durante tutto l’arco temporale in cui è stata appunto lontana da casa.
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