Trento, la comunità LGBTQI+ si prende la scena per “MalefiQa. Dissidenze Femministe Queer”

Trento, in programma per il primo fine settimana di ottobre “MalefiQa. Dissidenze Femministe Queer”: un’occasione per trovarsi e ritrovarsi nella città e per la città, attraversare luoghi, parole e storie di diritti e rivendicazioni LGBTQI+ e del femminismo intersezionale.
Artistǝ, autorǝ, formatorǝ ci accompagneranno in spazi da abitare, incarnati, legati da istanze e rivendicazioni comuni che hanno segnato le genealogie, il cammino dei diritti. Dichiarazioni di esistenza attraverso le parole, le performance artistiche, i laboratori, i giochi di ruolo, la musica. Tre giorni di scambio e confronto, spazi plurali dove conoscersi e riconoscersi.
Il Festival, con il sostegno del Comune di Trento nell’ambito Piano Giovani di Zona 2021, nasce da un’idea del FuoriOrario Femminista in collaborazione con Associazione Te@, Glow e Sportello Antidiscriminazioni Trento, tuttǝ impegnatǝ a vario titolo, sul territorio trentino, nel contratro alle discriminazioni e nella promozione della parità di genere, della parità dei diritti per le persone LGBTQI+ e delle tematiche femministe.
Al centro della tre giorni di workshop, arti performative e musica: si parte venerdì 1 ottobre, 17:00-18:30 presso Pannoliamo, con il laboratorio su corpo e sessualità “Genital panik: alla (ri)scoperta della vulva”, dove Chiara Paoli (ostetrica e sessuologa) ci farà attraversare quello spazio di incontro/scontro con il corpo per ricostruire nuove geografie e narrazioni; in serata a Palazzo Thun inaugurazione ufficiale del Festival dalle ore 19:15, con il reading “STAR (Azione Travestite di Strada Rivoluzionarie)”, Edizioni Minoritarie (2021): attraverso le parola e la musica della Compagnia La Burrasca e gli interventi di Antonia Caruso (editrice Edizioni Minoritarie, attivista transfemminista) e Alessia Tuselli (sociologa, Centro Studi Interdisciplinari di Genere, Università di Trento, attivista femminista e queer) ripercorreremo le storie di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson, protagoniste della rivolta di Stonewall del 1969 e tra le fondatrici del movimento LGBTQI+ negli Stati Uniti.
La giornata del 2 ottobre inizia alle 10:00, presso Pulk, con il workshop “Zinister portraits, laboratoria di esplorazione autobiografica con fanzinette” a cura di Elia Nadie (artista non binariə e con disabilità): grazie al collage, al disegno e alla parola realizzeremo una zine personale per ragionare sul concetto di mostruosità, a partire dall’esperienza personale di ognunə. Sempre sabato, alle ore 15:00 partirà, da palazzo Thun, la caccia al tesoro LGBTQI+ “Riscopri la tua f(e)rocia”, un giretto per le vie di Trento attraverso sei tappe per sei personaggə nazionali, internazionali, storiche o contemporanee per celebrare la genealogia del movimento. La giornata del 2 ottobre si concluderà alle 19:30 con il concerto dei Queen of Saba – duo elettronico astro-veneziano con appendici cyborg e anima analogica – che si esibiranno al Liber Cafè (Piazza Dante).
Domenica mattina, 3 ottobre, ore 10:30, Palazzo Thun, brunch vegano e presentazione del libro “Marina: noi, gli altri, gli animali”. Con l’autrice Lucia Calzà dialogano alcune voci dal gruppo Fuoriorario Femminista: Serena Naim (antropologa, attivista femminista e queer, co-fondatrice dello Sportello Antidiscriminazioni di Trento), Carla Maria Reale (giurista e attivista femminista e queer), Caterina Montani (neuroscienziata e attivista femminista e queer), per discutere insieme di antispecismo, sostenibilità ambientale e femminismo. Nel pomeriggio, la chiusura del festival con “Stonewall 1969 – A war story” (gioco di ruolo a singola sessione). Stefano Burchi, creatore del gioco, e Silvia Libardi (giocatrice, attivista femminista e queer) accompagneranno lǝ partecipanti nella notte della rivolta di Stonewall del 1969, attraverso la vita di alcunǝ personaggǝ (di finzione).
Per partecipare agli incontri è necessaria la prenotazione (ad esclusione del concerto): tutte le informazioni sui canali Facebook (Fuoriorario Femminista) e Instagram (fuoriorario_femminista) del gruppo organizzatore dell’evento, o all’indirizzo fuoriorario@bruttocarattere.org

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